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Che cos’è il salario “decent”? L’esempio di Michelin e l’impegno ONU

Scritto da Radar Academy | 21-mag-2024 13.33.35

Lo storico brand dei pneumatici più conosciuti al mondo introduce, per i suoi 132 mila dipendenti, una remunerazione capace di sopperire ai bisogni essenziali di una famiglia, quali alimentazione, trasporti, istruzione, spese sanitarie, ma anche l’accumulo di risparmi.

Una nuova parola composta è entrata nel lessico del mondo del lavoro. Si tratta dell’espressione salario decent, in italiano “decente”, utilizzata per definire un  compenso adeguato e equo in relazione al lavoro svolto.

Ma cos’è nello specifico il salario decent? Si tratta di una retribuzione che consente a una persona di mantenere uno standard di vita dignitoso. Questo significa che il salario deve essere sufficiente per coprire le spese di base come cibo, alloggio, trasporti, assistenza sanitaria e istruzione, nonché per consentire un certo livello di risparmio e partecipazione alla vita sociale e culturale.

Un salario decente varia a seconda del contesto economico, geografico e sociale. In alcuni paesi, un salario decente potrebbe essere definito come quello che permette di vivere al di sopra della soglia di povertà, mentre in altre aree con un costo della vita più elevato, potrebbe essere necessaria una remunerazione più alta per raggiungere lo stesso standard di vita decente.

Inoltre, un salario decente dovrebbe riflettere il valore del lavoro svolto e consentire ai lavoratori di accedere a opportunità di crescita, sviluppo personale e professionale, nonché di bilanciare il lavoro con altri aspetti della vita, come gli affetti e il tempo libero.



Il Gruppo Michelin introduce il salario “decent” nel rispetto del «living wage»

Il presidente di Michelin, Florent Menegaux, ha raccontato al quotidiano “Le Parisien” che il salario minimo in Francia è insufficiente per rispondere ai bisogni delle persone.

A partire da questa riflessione lo storico brand dei pneumatici più conosciuti al mondo ha introdotto il salario “decent”. Questo si traduce in una revisione dei salari lordi, anche in relazioni alle sedi geografiche:

  • Francia
    le nuove remunerazioni basate sul salario “decent” per i dipendenti Michelin superano quelle legate al salario minimo e ammontano a 39.638 euro all'anno a Parigi e a 25.356 euro a Clermont-Ferrand, dove si trova la sede centrale del gruppo;
  • Brasile
    lo stipendio dignitoso di Michelin è di 37.347 real, contro un salario minimo di 16.944 real. 

Secondo Menegaux un salario giusto è quello che permette ad una famiglia composta da 4 persone, due adulti e due bambini, di provvedere non solo ai bisogni primari, ma anche di avere un’abitazione, prendersi cura di se stessi, divertirsi e andare in vacanza.

 

Salario “decent” e “living wage”: l’impegno delle Nazioni Unite

L’iniziativa del Gruppo Michelin è in pieno accordo con la risoluzione adottata dall’Organizzazione Internazionale del lavoro (OIL) alla Conferenza Internazionale del Lavoro, svoltasi il giugno 2022, che riconosce il concetto di salario di sussistenza e chiede l’assistenza dell’OIL agli Stati membri.

A tale proposito l’impegno delle Nazioni Unite, nell’incoraggiare le aziende a promuovere e fornire un salario di sussistenza come aspetto essenziale del lavoro dignitoso, non si è mai arrestato. Nel 2023, infatti, il Global Compact delle Nazioni Unite ha lanciato l'iniziativa Forward Faster con l’obiettivo di dare una spinta ulteriore all’adozione del salario di sussistenza e promuovere, inoltre, l’accelerazione dei progressi in relazione ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile.

Secondo Menegaux, le imprese sono chiamate a impegnarsi nei confronti dei loro dipendenti e l’iniziativa Forward Faster ricorda proprio come sia fondamentale aumentare responsabilità e trasparenza di chi opera nel mondo del lavoro. 

Raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibili entro il 2030 significa essere consapevoli del fatto che per avere successo è necessario soddisfare i bisogni del futuro, andando avanti.

Ridurre le disuguaglianze e costruire catene di approvvigionamento più resilienti, garantendo un salario di sussistenza in tutta la tua forza lavoro, è il primo passo per 

  • ridurre il turnover del personale e l'assenteismo;
  • aumentare la motivazione sul lavoro;
  • attrarre nuovi talenti;
  • aumentare la produttività del personale;
  • migliorare le relazioni, le prestazioni, la resilienza e la trasparenza;
  • ridurre le disuguaglianze;
  • rispettare e promuovere i diritti umani dei lavoratori.

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