In vista di un colloquio di lavoro, di solito ci si prepara per rispondere alle domande che ci verranno poste. È importante anche riflettere su cosa chiedere, o non chiedere al recruiter durante il colloquio. Una domanda ben formulata può influenzare positivamente l’esito della selezione.
Presentarsi ad un colloquio di lavoro con poche o nessuna nozione circa l’attività dell’azienda selezionatrice è un rischio. La prima cosa importante da fare quindi è interessarsi preventivamente sulle nozioni fondamentali relative all’attività che l’azienda svolge, sul percorso e sugli obiettivi che ha raggiunto fino a quel momento e così via. Solitamente, il primo luogo utile dove reperire questo tipo di informazioni è internet; nello specifico il sito aziendale, il blog, le pagine social.
È importante essere puntuali e portare con sé una copia del curriculum vitae, anche se già inviato via email in precedenza. Naturalmente bisogna vestirsi in maniera appropriata; solitamente è preferibile un look sobrio, non esagerato ed in linea con il settore in cui l’azienda opera. In più, è utile:
Il colloquio è un momento in cui non solo è importante dare le risposte giuste ma è anche un’occasione per formulare le giuste domande, quelle che possono fare la differenza con gli altri candidati, offrendo un vantaggio competitivo da non trascurare. Le cose da chiedere per fare una buona prima impressione sono:
Alcune domande andrebbero evitate, in particolare durante la fase inziale del processo di selezione. Ad esempio:
È bene non esprimere opinioni negative sul precedente posto di lavoro o sui colleghi. In generale, nel caso in cui si debba motivare la decisione di un cambio di lavoro, è meglio porre l’accento su argomenti positivi come il desiderio di crescita professionale o l’intento di affrontare nuove sfide.
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