Diversi gli aspetti di un curriculum vitae che i selezionatori prendono in esame per valutare l’idoneità di un candidato in relazione ad una determinata posizione. Conoscerli permette di distinguersi e fare la differenza in fase di selezione.
Se un Curriculum Vitae efficace è quello che cattura l’attenzione nei primi 6-10 secondi, è necessario non lasciare nulla al caso e curare il proprio biglietto da visita nei minimi dettagli.
L’obiettivo è quello di risultare interessanti ed esaustivi agli occhi dei selezionatori, nel lasso di tempo medio che gli addetti ai lavori dedicano alla prima lettura. Pertanto, essere diretti, chiari e pertinenti è fondamentale.
Esperienze rilevanti, formazione, hard e soft skill… il rischio di essere prolissi è sempre dietro l’angolo. Al contrario, conoscere ciò che è davvero fondamentale per chi si occupa di selezione del personale può aiutare a costruire un Curriculum Vitae davvero efficace.
Al primo posto non vi sono le competenze, bensì la forma. Dei contenuti validi senza un buon contenitore rischiano di perdere efficacia. Un buon CV è ben organizzato, con una struttura chiara e intuitiva; al suo interno è diviso in sezioni, tra le quali vi sono le esperienze, le competenze, la formazione e altre informazioni pertinenti; ha una lunghezza che non supera le due pagine, così da non scoraggiarne la lettura.
Tutti abbiamo esperienze più e meno recenti. La parola d’ordine in questo caso è rilevanza ai fini della posizione per la quale ci si candida. Ciò che raccontiamo di noi deve essere coerente con il lavoro che desideriamo svolgere, mentre in caso di esperienze multiple è preferibile dare maggior rilievo a quelle più recenti e significative. I selezionatori, inoltre, nelle prime fasi si avvalgono di software ATS per la lettura dei curricula. Questo significa che vi è una maggior probabilità di essere attenzionati se all’interno del documento vi sono termini che corrispondono alla descrizione del lavoro. Particolare attenzione a eventuali lacune nel percorso lavorativo, che andrebbero spiegate, ai segnali di crescita o eventuali aumenti di responsabilità.
In questa sezione è bene inserire sia le hard che le soft skill. Se da una parte, infatti, è importante sottolineare il possesso di competenze tecniche, direttamente legate al ruolo, dall’altra è fondamentale mettere in evidenza le capacità relazionali e trasversali, come problem-solving, comunicazione e gestione del tempo. In questa parte è possibile inserire, infine, eventuali titoli o certificazioni pertinenti al settore.
Ogni posizione lavorativa richiede dei requisiti minimi e tra questi vi è anche il titolo di studio. Pertanto, è bene assicurarsi di essere in possesso di quanto richiesto, mettendolo ben in evidenza. Nella formazione, inoltre, è possibile elencare ulteriori percorsi conclusi, quali master, corsi di formazione finalizzati al conseguimento delle certificazioni e tutto ciò che può costituire un vantaggio competitivo agli occhi dei selezionatori.
Nella sezione contatti è consigliabile inserire le informazioni essenziali, quali nome, email, telefono, LinkedIn (se rilevante). Al contrario è bene evitare dati superflui o obsoleti come la residenza completa. Questo facilita i selezionatori nel momento in cui hanno l’esigenza di richiamare i candidati o convocarli per un primo incontro.
Come spiega Myriam Ambrosone, Placement Area Coordinator, un buon curriculum vitae è anche quello che risponde a uno specifico annuncio di lavoro. Per questo è opportuno personalizzare il documento quanto più possibile, adattandolo, nei contenuti e nella forma, alla posizione per la quale ci si candida. Al contrario, CV generici rischiano di essere scartati.
Insieme al CV i selezionatori potrebbero richiedere una lettera di presentazione. In questo caso è bene preparare un documento che sia breve e orientato al ruolo. In un articolo dedicato abbiamo parlato di come scrivere una lettera di presentazione efficace.
In merito alla foto in molti contesti non è obbligatoria, ma se inclusa deve essere professionale. Infine, attenzione ai refusi, poiché errori o imprecisioni danno un’impressione di poca cura e professionalità.
Stai cercando lavoro o vorresti prepararti per un futuro colloquio? Potrebbero interessarti i nostri articoli dedicati all’incontro con i recruiter: come affrontare un colloquio di lavoro, che domande fa un recruiter e i 3 errori da non commettere durante il colloquio.
Inoltre, nella sezione blog del nostro sito web le Career Coach Radar Academy condividono numerosi consigli per migliorare la propria presentazione professionale. Potresti trovare utile l’articolo che parla di come inviare una candidatura di lavoro o come scrivere un curriculum efficace.
Infine, se vuoi accrescere le tue competenze, fare Reskilling o Upskilling, Radar Academy ti dà il benvenuto attraverso un’offerta formativa pratica ed esperienziale, in cui la formazione è erogata direttamente dai Manager che lavorano in grandi aziende. Scopri tutti i Master Radar Academy.