Ispirato alla sostenibilità ecologica, la Green Economy si presenta come un modello di sviluppo delle attività produttive basato sulla valutazione dell’impatto ambientale.
Sono sempre più le aziende che abbandonano i vecchi modelli di sviluppo e analisi delle attività produttive, basati esclusivamente sul ritorno economico, per investire nella sostenibilità. In una parola Green Economy, un modello di sviluppo che tiene conto dell’impatto ambientale e di tutta una serie di benefici che derivano proprio da una crescita sostenibile.
Lo sguardo delle imprese è rivolto alle nuove fonti di energia rinnovabili, alle innovazioni tecnologiche che permettono di creare i cosiddetti green jobs e nuove forme di occupazione, alle forme di investimento e crescita proprie dell’economia verde.
La produzione incontrollata finalizzata alla crescita aziendale sembra lasciare posto ad una produzione consapevole, dove l’impatto ambientale rappresenta uno dei fattori decisivi per scegliere cosa mantenere e cosa cambiare.
Crescere con la Green Economy: come funziona?
Il modello di sviluppo denominato Green Economy non si basa sull’utilizzo di fonti di energia rinnovabili. In altre parole, sviluppo e crescita di un business non derivano da queste ultime, ma da una vera e propria riconversione dei settori produttivi tradizionali.
Questo perché le attività realmente “green” sono frutto di una serie di attività e azioni nuove rispetto a quelle alle quali siamo abituati. Un consumo eccessivo di materie prime, infatti, non porta che a un aumento di prezzo, danneggiando il sistema nel complesso.
L’economia verde, al contrario, migliora il mercato del lavoro promuovendo una serie di innovazioni in ambiti diversi, dall’agricoltura alle energie rinnovabili, dal riciclo alla bioarchitettura.
Principi e obiettivi della Green Economy
La parola d’ordine quando si parla di Green Economy è innovazione. La riconversione sostenibile dei settori tradizionali coinvolge numerosi mondi che toccano in modo trasversale tutti i settori di business.
Nello specifico parliamo dell’edilizia e della ristrutturazione; dell’estrazione, trasporto, trattamento e trasformazione delle materie prime; della riduzione degli imballaggi e delle emissioni di CO2 o altre sostanze inquinanti.
Un modello di sviluppo come quello della Green Economy si realizza attraverso cinque obiettivi in particolare:
Riduzione dei consumi, nei luoghi di lavoro e nella vita di tutti i giorni
In pochi sanno che i consumi energetici più consistenti in Italia si hanno nel settore residenziale e terziario. Oltre il 40% dell’energia viene impiegata in attività che apparentemente sembrerebbero a impatto zero, come ad esempio abitare un luogo. Cambiare le nostre abitudini e avviare un processo di risparmio energetico richiede un investimento congiunto tra attori pubblici e privati stimato intorno ai 19,3 miliardi di euro.
Aumento dell’utilizzo delle energie rinnovabili
Se da una parte si riducono i consumi delle fonti energetiche tradizionali, dall’altra è necessario promuovere il consumo di energie rinnovabili. Si stima che nel 2025 il 50% dei consumi dovrebbe essere relativo all’utilizzo di energia pulita, nello specifico fonti energetiche rinnovabili elettriche.
Dovrebbe aumentare anche l’utilizzo di rinnovabili termiche e biometano, rispettivamente le prime del 33% e il secondo fino a 1,5 miliardi di metri cubi. Il futuro, inoltre, potrebbe vedere lo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili attualmente ancora in secondo piano, come l’energia marina e l’idrogeno verde.
Rigenerazione urbana
Recuperare le aree dismesse, manutenere con costanza il patrimonio edilizio, prevedere misure di adattamento climatico e dotare i luoghi abitati di infrastrutture verdi sono tutte azioni che favoriscono una crescita sostenibile delle città. La rigenerazione urbana, infatti, permette la nascita e lo sviluppo di vere e proprie green city, caratterizzate da un’attenzione all’ambiente.
Economia circolare
La raccolta differenziata è stata una delle prime azioni introdotte nelle case degli italiani nel tentativo di dare il proprio contributo alla salvaguardia e tutela dell’ambiente. Ad oggi sarebbe opportuno che l’Italia anticipasse al 2025 l’obiettivo europeo che prevede il 60% di riciclo dei rifiuti urbani, portando la raccolta differenziata ad oltre il 70% dello smaltimento dei rifiuti.
Più mobilità, meno smog
Un aiuto per il nostro pianeta potrebbe arrivare proprio dalle azioni dedicate a migliorare la mobilità urbana, con il vantaggio di abbattere lo smog. Si pensi all’utilizzo di mezzi pubblici, ai servizi innovativi di sharing mobility, all’utilizzo di mezzi quali biciclette, monopattini e mobilità pedonale. A tutto questo si aggiunge la promozione di elettrificare i veicoli ad uso privato e commerciale. Occorre, quindi, ripensare non solo le modalità con le quali ci si sposta, ma anche la presenza di infrastrutture pronte a favorire il cambiamento.
La Green Economy richiede non solo una trasformazione della società, ma anche la presenza di persone preparate, in grado di accompagnare e sostenere il cambiamento. Le aziende sono sempre più al centro del dibattito Green Marketing VS Grenwashing, poiché i consumatori sono pronti a penalizzare le realtà che si macchiano di falso ambientalismo.
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