Pubblicato il secondo rapporto “Le migliori Città del lavoro in Italia", basato su uno studio della Fondazione Aidp – Lavoro e Sostenibilità, in collaborazione con Isfort. Prosegue l’impegno di Radar Academy nel colmare vuoti formativi al sud e creare opportunità di incontro tra GEN Z e mondo del lavoro, attraverso una presenza capillare su tutto il territorio italiano, in particolare in 4 città ritenute tra le migliori in cui lavorare.
Sono 40 “Le migliori Città del lavoro" in Italia secondo la classifica stilata, per il secondo anno consecutivo, dalla Fondazione Aidp – Lavoro e Sostenibilità con la collaborazione di Isfort.
La distribuzione geografica è netta: 17 città del nord-est, 14 del nord-ovest, 6 del centro, tra cui Roma al 25mo posto, in miglioramento rispetto all'anno precedente. Solo tre sono le città del Sud e delle Isole: Cagliari e Lecce. A guidare la classifica Milano, seguita da Bergamo, Padova, Trieste, Trento, Cagliari, Udine, Monza, Sondrio e Modena nelle prime 10 posizioni.
All’evento di presentazione, che si è svolto a Napoli, ha partecipato anche Ernesto D’Amato, CEO di Radar Academy, che ha evidenziato quanto siano fondamentali le politiche territoriali per creare posti di lavoro qualificato, migliorare la qualità della vita e offrire opportunità di crescita capaci di valorizzare conoscenze e competenze delle persone.
Sebbene, infatti, la classifica mostri un divario tra Nord e Sud, è importante lavorare in sinergia affinché l’Italia, nella sua interezza, sia proficua dal punto di vista lavorativo per le nuove generazioni. A tale proposito Radar Academy promuove opportunità di crescita professionale su tutto il territorio nazionale.
A una formazione in presenza, che si sviluppa su 10 sedi fisiche dislocate sull’intera penisola di cui 4 - Milano, Bologna, Roma e Firenze - ritenute tra le migliori città in cui lavorare, affianca un servizio Placement di successo, con un tasso di occupazione a un anno dal master del 100%, grazie alla partnership con importanti aziende nazionali e multinazionali.
Criteri utilizzati per la stilare la classifica
Lo studio ha considerato vari fattori, legati a molteplici aspetti. Nello specifico sono stati utilizzati 54 indicatori, di cui 44 comunali e 10 provinciali, con prevalente base di riferimento il 2022, raccolti in 7 macro categorie:
- Fondamenti economici, categoria nella quale rientrano i redditi e le retribuzioni;
- Servizi di cittadinanza, ovvero servizi quali sanità, trasporti, offerta formativa;
- Cultura e tempo libero, aspetti legati alle opportunità di svago e promozione culturale;
- Sicurezza, non solo in relazione al lavoro e al territorio, ma anche criminalità e incidentalità stradale;
- Vivibilità ambientale, categoria nella quale rientrano inquinamento, produzione rifiuti, verde pubblico e condizioni climatiche;
- Inclusione, diritti e pari opportunità, area che considera aspetti come qualità della vita di bambini, giovani, adulti e anziani;
- Futuro e innovazione, ovvero demografia, impresa e digitalizzazione.
Nonostante il divario del paese, soprattutto dal punto di vista economico, è possibile notare, attraverso un’analisi dei vari indicatori, come il Sud sia dinamico e in crescita dal punto di vista infrastrutturale. Ridurre il divario è senza dubbio un percorso lungo, che richiede tempo, al quale devono lavorare, in stretta collaborazione, attori pubblici e privati.
Vorresti investire in una carriera soddisfacente, accrescere le tue competenze o fare Reskilling e Upskilling? Radar Academy ti dà il benvenuto attraverso un’offerta formativa pratica ed esperienziale, in cui la formazione è erogata direttamente dai Manager che lavorano in grandi aziende.
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