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Oltre 1000 giovani laureati hanno trovato lavoro in azienda dopo un Master della Radar Academy nell’anno del Covid

Scritto da Radar Academy | 1-mar-2021 12.00.00

Nonostante l’impatto della pandemia sul mercato del lavoro, esiste una categoria di giovani che trova lavoro rapidamente e con una certa facilità all’interno di un’azienda italiana o di una multinazionale: sono quelli che frequentano un master. 

Nonostante l’impatto della pandemia sul mercato del lavoro, esiste una categoria di giovani che trova lavoro rapidamente e con una certa facilità all’interno di un’azienda italiana o di una multinazionale: sono quelli che frequentano un master. A confermarlo è la società di ricerca e selezione del personale Radar Consulting Italia che, da marzo 2020 a marzo 2021 ha registrato ben 1.016 ingressi nel mondo del lavoro di giovani provenienti dai Master della Radar Academy, la Business School lanciata dalla stessa società.

Si tratta di giovani laureati che nei precedenti dodici mesi hanno trovato la propria strada, agguantando un ingresso nel mondo del lavoro che, a detta di molti, sembrerebbe precluso da una serie di fattori: dalle annose difficoltà occupazionali di un’intera generazione di giovani, alle conseguenze economiche derivanti, direttamente o indirettamente, dal Covid-19, passando per il cosiddetto “skill mismatch” di cui si è parlato tanto fino a poco tempo fa.

Il master si conferma dunque una scelta vincente in chiave occupazionale.

Un risultato che all’arrivo della pandemia sembrava tutt’altro che scontato. “Lanciare più di mille carriere in un’annata come questa è qualcosa che all’inizio ci sembrava impossibile - spiega Ernesto D’Amato, CEO di Radar Consulting. - Al momento del lockdown di marzo 2020, la prima reazione del mondo delle imprese era stata quella di sospendere i piani di assunzione e di inserimento in qualsiasi forma. Noi avevamo molti allievi in procinto di iniziare il lavoro o lo stage, quando, nel giro di poche ore dalla comunicazione del lockdown, tutto veniva rinviato a data da destinarsi.”

Poi la situazione si è sbloccata. “E’ stato grazie alla straordinaria capacità di adattamento delle aziende italiane e allo smart working, che nel giro di pochi mesi sono ripartite gradualmente sia le assunzioni, sia gli stage: oggi – prosegue D’Amato - possiamo dire che la situazione di stallo iniziale è stata ampiamente recuperata.”

Chi è stato assunto in questo periodo, è abituato a lavorare da casa.
“Molti di questi ragazzi non hanno mai incontrato di persona il proprio datore di lavoro, né hanno ancora avuto occasione di visitare la propria sede aziendale – osserva D’Amato - . Una situazione assai curiosa, se pensiamo che per secoli, fino a qualche mese fa, la stretta di mano ha rappresentato il suggello dell’inizio di un rapporto di lavoro.” Inoltre, lo smart working ha favorito la creazione di una nuova occupazione, oltre che il proseguimento di tante attività lavorative già in essere. Solo con gli strumenti e con le tecnologie di dieci anni fa, tutto questo, indubbiamente, non sarebbe stato neppure immaginabile.

L’importanza del Radar Career Tour. Oltre al master, è fondamentale migliorare la connessione tra il mondo accademico ed il mercato del lavoro. “Radar Academy – evidenzia D’Amato - sta supportando aziende e neolaureati in questo processo. Abbiamo organizzato una serie di eventi per dare modo alle aziende di incontrare gli allievi dei nostri master: così è nato il ‘Radar Career Tour’, al quale hanno già aderito Coca Cola Italia HBC, Procter & Gamble, Unicredit, Gruppo Montenegro, Fater, Oracle, KPMG, Adidas, Johnson & Johnson, Bosch, Gruppo Benetton, Richemont. Il Career Tour è iniziato a settembre 2020 e si concluderà il prossimo 27 aprile 2021, per poi ripartire a settembre con nuove aziende partner, scelte sempre fra le ‘top employer’ e le ‘great place to work’”.

In Italia, il mondo delle aziende private impiega due terzi dell’intera popolazione di lavoratori: circa 22 milioni di persone contro i “soli” 3,5 milioni del pubblico impiego. Una situazione che ci spinge a riflettere maggiormente sull’importanza del mondo delle imprese per le sorti dell’economia e dell’occupazione in Italia, a partire da quella giovanile. 

“Vanno promossi momenti di incontro con le aziende. Oggi più che mai le aziende italiane hanno la necessità di competere in un contesto caratterizzato da estremo dinamismo, complessità ed imprevedibilità – continua D’Amato - . La nota più positiva è che da questa necessità nascono tante opportunità di lavoro, soprattutto per i giovani. Sono loro che, grazie alla freschezza mentale e alle poche sovrastrutture di cui sono dotati, hanno un mix di skills molto ricercate, come creatività, originalità, capacità di innovazione, unite alle abilità digitali. Insomma, sono in possesso proprio di quel tipo di talento (o di talenti) che serve ad un’azienda per aumentare il valore competitivo. Ecco perché le aziende più strutturate e più evolute, a partire dalle multinazionali, si sono dotate di una vera e propria funzione, denominata ‘Employer Branding & Talent Acquisition’, che ha appunto l’obiettivo di attrarre a sé i giovani, per accaparrarsi i migliori talenti, arrivando prima degli altri.”

I plus di Radar Academy.

Radar Academy è la scuola di management lanciata nel 2017 dalla società di selezione del personale Radar Consulting Italia.

“Siamo esperti nel mondo del lavoro, mettiamo le nostre competenze a disposizione dei giovani laureati e delle aziende – sottolinea il CEO D’Amato - Sentiamo spesso parlare di mismatch, perché i neolaureati non riescono a trovare lavoro, mentre molte aziende non riescono a trovare quei candidati che rispecchino particolari caratteristiche. Ogni giorno noi aiutiamo i nostri allievi a trovare quei requisiti che le aziende cercano. Non sono necessarie solo competenze tecniche. Ad oggi, abbiamo bisogno di soft skills e di persone che siano in grado di gestire il cambiamento. Bisogna avere la capacità di trovare delle soluzioni.”

“In tal senso, - rileva D’Amato - abbiamo studiato un modello didattico e di apprendimento basato sull’analisi dei casi aziendali e sulla presenza dei Manager in aula. I nostri master sono in formula weekend e prevedono project work, stage e career tour, percorsi orientati alla scoperta di opportunità di carriera con grandi aziende. In questo modo, i nostri allievi possono analizzare problematiche realmente accadute in azienda e valutare le soluzioni più adeguate. Questo è il vero metodo esperienziale, quello dove non c’è un’unica soluzione di fronte al problema, ma tante soluzioni in base a quante sono le persone che analizzano il problema e agli approcci utilizzati.”

“C’è, quindi, anche una partecipazione emotiva. Questo – conclude il CEO di Radar Academy - è un meccanismo che genera apprendimento e consente ai ragazzi di entrare nel mondo del lavoro, analizzando eventuali situazioni problematiche, trovando soluzioni e lavorando in gruppo. Abbiamo un collegamento diretto con grandi aziende e i migliori top manager. Attiviamo stage per conto delle aziende, nonché seguiamo i ragazzi anche dopo il master, dando loro la possibilità di fare carriera.”

Con 10 sedi in Italia e nuove sedi in prossima apertura, Radar Academy è anche la business school con maggiore presenza nel territorio nazionale.

I master della Radar Academy vengono erogati nelle sedi di Milano, Torino, Verona, Bologna, Roma, Pescara, Napoli, Bari, Salerno, Catania.

Le aree tematiche di management sui quali si svolgono i master formativi sono: risorse umane, marketing, digital marketing, e-commerce, sales, finance & administration, legal, retail e turismo.

L’accesso ai master della Radar è sempre a numero chiuso e subordinato ad una prova di selezione, tuttavia, precisa D’Amato “il 110 e lode non è per noi un requisito fondamentale. Oggi il mondo del lavoro richiede abilità ed attitudini che spesso hanno poco a che fare con la bravura scolastica: lo dimostrano le tantissime persone che hanno avuto successo a prescindere dal proprio curriculum studiorum. L’accesso alle nostre aule è aperto anche ai laureandi, purché abbiamo completato il 90% degli esami previsti dal piano di studi.”