Chi si occupa di controllo di gestione può fare la differenza per le aziende che, specie oggi, si trovano a gestire molti più canali e fornitori. Ecco i motivi per i quali ci sono più ricerche che mai per questa figura
Il Controller (in italiano, Responsabile del Controllo di Gestione) è un professionista inquadrato nel reparto amministrazione, finanza e contabilità dell’azienda per conto della quale ha la responsabilità di garantire la correttezza e l’efficacia di tutte le operazioni finanziarie.
Quella del Controller è una figura professionale di elevate competenze tecniche. Non è inquadrata in un albo nazionale ma può prestare la sua opera per un’azienda sia come dipendente che come libero professionista.
Per dirla in termini pratici, il Controller si interessa di:
Questo basta per spiegare perché, complici le difficoltà che a causa della crisi economica e della pandemia pesano sul mondo del lavoro, la richiesta di questa figura sia aumentata in modo esponenziale. In particolar modo perché oggi accade che, a causa della necessità di contenere i costi ma anche delle difficoltà di approvvigionamento in certi settori, le aziende debbano fare riferimento a numerosi canali e fornitori per differenziare le fonti di approvvigionamento a abbassare il rischio di restare con i magazzini vuoti. Ma non parliamo solo di aziende di produzione o trasformazione. Anche nel mondo dei servizi il discorso è il medesimo.
In ogni caso la richiesta di Controller da parte delle aziende è crescente mentre l’offerta rimane poca e, di conseguenza, il mercato del lavoro mette sul piatto delle retribuzioni interessanti. Non a caso il Sole 24 Ore ha inserito quella del Junior Controller nella top delle 20 professioni meglio pagate per i giovani, con una retribuzione iniziale annua lorda compresa tra un minimo di 27mila e un massimo di 40mila euro.
Se ti piacciono i settori della finanza e della contabilità, e in particolare se hai una laurea (o stai per prenderla) in materie economiche, manageriali e finanziarie, allora questa potrebbe essere una strada molto interessante per te. Ecco tutto ciò che c’è da sapere.
L’aspetto interessante di questo ruolo strategico sta nel fatto che la figura del Controller vanta un percorso professionale unico: si inizia la carriera come Junior Controller per poi aumentare le proprie responsabilità, le esperienze, e crescere gradualmente fino ad acquisire un’autorevolezza tale da essere considerato Senior Controller e avere l’onere e l’onore di affiancare anche i giovani all’inizio della carriera.
Il percorso professionale è particolarmente dinamico: si può cominciare con uno stage con mansioni base (come l’analisi dei documenti contabili); la prima posizione, poi si può crescere con un inserimento in azienda come Junior Controller, al quale in genere viene affidata la gestione di uno specifico settore aziendale; fino a che, con il maturare dell’esperienza, le aree di competenza si estendono fino a sovrintendere all’intera gestione della rendicontazione finanziaria dell’azienda (è il ruolo del Financial Controller). Questo comporta, a latere, anche l’attività di coordinamento e gestione del personale e di supervisione della contabilità.
Alla base delle difficoltà di reperire un Responsabile del Controllo di Gestione c’è proprio l’ampia preparazione nella gestione aziendale e in tutti i processi lavorativi che viene richiesta ai candidati. In questo vasto ambito, infatti, sono necessarie molteplici competenze:
Il Controller monitora costantemente, con andamento quotidiano, le spese aziendali e la loro attinenza al bilancio preventivo. La sua attività è essenziale per raggiungere gli obiettivi di fatturato ed evitare spiacevoli scostamenti tra le previsioni di bilancio e le spese effettive.
Insomma, riassumendo e semplificando potremmo dire che a questa figura è affidato il controllo costante delle performances aziendali. Ecco perché ha un ruolo di alto profilo nel determinare il raggiungimento degli obiettivi patrimoniali, economici e gestionali prefissati dall’azienda.
Ora che hai letto quanto sia complessa la figura a cui ambisci, ti starai chiedendo come acquisire tutte le competenze richieste per diventare un Responsabile del Controllo di Gestione di successo. Cominciamo col dire che non esiste un percorso accademico specifico ma che una laurea in materie economiche, finanziarie e manageriali (e anche in ingegneria gestionale) rappresenta un ottimo punto di partenza.
Sin qui la formazione universitaria, ma dai libri al lavoro vero e proprio c’è un vero e proprio abisso. Difficilmente un neolaureato senza esperienza può comprendere come trasformare le sue conoscenze teoriche nelle applicazioni pratiche della vita d’azienda.
Ecco perché serve un percorso post laurea, generalmente un master, che si può rivelare tanto più efficace quanto più pratico e applicativo e, soprattutto, con speaker e docenti in contatto con la realtà tangibile del lavoro quotidiano. Ciò che può realmente essere il valore aggiunto di un master è proprio questo: partire dalle nozioni teoriche avanzate per descrivere fenomeni e scenari concreti.
Per terminare il tuo percorso formativo specialistico sarebbe perfetto uno stage: è – ad oggi – il modo migliore per avvicinarti a posizioni manageriali e entrare finalmente in un ambiente lavorativo d’azienda. Grazie allo stage puoi capire subito le tue potenzialità di crescita come eventuale Junior Controller e avere poi ancora più ampie prospettive di carriera (soprattutto se conosci le lingue straniere).
Il master è inoltre l’occasione per approfondire le soft skills che sono oggetto di attenzione particolare da parte dei datori di lavoro perché descrivono la capacità di una risorsa umana di esprimere al massimo le sue potenzialità.
Non tutti i master ti permettono di approfondire:
Anche in questo caso, metterti alla prova sul campo e testare la tua padronanza di certe abilità è la miglior risposta che tu possa dare a te stesso.
Che tu sia un laureando o abbia già completato il tuo percorso di studi universitari da un po’, saprai già quanto sia difficile conciliare tempi, modi e costi di un percorso di alta formazione con i primi approcci al mondo del lavoro. Sai anche quanto sia difficile evitare proposte di stage gratuiti che non ti danno alcun valore in termini di crescita professionale.
La soluzione? È un master che ti garantisca, al suo interno, anche uno stage retribuito.
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