I piani strategici e operativi non condivisi con le rappresentanze dei lavoratori rischiano di fallire, pertanto dialogare con le organizzazioni sindacali sarà sempre più un’attività quotidiana che necessità di competenze specifiche.
Se un tempo le aziende potevano affidare a specialisti esterni le attività di negoziazione in materia di diritti e doveri dei lavoratori, temi per certi versi non strettamente connessi agli obiettivi di business, oggi le cose sono cambiate.
Le attività di core business aziendale risentono sempre più della qualità delle relazioni instaurate con stakeholder e potenziali partner, a tal punto da rendere necessario un cambio di rotta e favorire all’interno dell’azienda stessa lo sviluppo di nuove competenze in materia di relazioni sindacali.
Nello specifico si parla di figure in grado di raccogliere il know how dei vecchi consulenti esterni, ma anche e soprattutto di abbracciare il cambiamento, con l’obiettivo di sedersi al tavolo con le organizzazioni sindacali e supportare il management nella costruzione di un dialogo di qualità.
Saranno così i nuovi addetti alle relazioni sindacali i professionisti richiesti dalle realtà imprenditoriali che vogliono avviare un confronto aperto e duraturo con i sindacati, affrontando la discussione con le dovute conoscenze e una totale padronanza della materia in esame.
Dialogo in azienda: linee guida e spunti di riflessione per un negoziato di successo
Prima di scendere nel dettaglio con consigli e indicazioni è necessario ricordare che un negoziato di qualità non può prescindere da un duplice processo di consapevolezza. Da una parte, infatti, è opportuno che il management abbia chiaro che ogni decisione ha un impatto sul personale e sulla vita in azienda, dall’altra non bisogna dimenticare che il sindacato è un interlocutore particolare che richiede un approccio diverso per il quale sono richieste competenze specifiche.
Di seguito alcuni consigli per iniziare a costruire un dialogo tra le parti, un vero e proprio processo che, in alcuni casi, può richiedere anche più tempo del previsto.
Favorire l’utilizzo di un linguaggio comune
Spesso le incomprensioni nascono per una ragione banale: la mancanza di un linguaggio comune. Di solito i vertici aziendali tendono a fare uso di una comunicazione più strutturata, mentre le associazioni sindacali preferiscono una comunicazione più pragmatica e stereotipata. In questo caso è importante che l’area manager faccia un piccolo passo avanti, costruendo messaggi chiari e diretti, senza lasciare spazio a possibili fraintendimenti.
No alle tattiche e alle comunicazioni impreviste
Un negoziato di successo non può prescindere da un clima di fiducia. Per questo è bene evitare di girare intorno ai problemi, cercando di spostare il focus della comunicazione su questioni collaterali con l’intento di raggiungere i propri obiettivi. Al contrario è bene preparare con cura il terreno dell’incontro, condividendo i temi all’ordine del giorno con il dovuto anticipo. Come è facile immaginare, anche l’effetto annuncio non è così gradito, anzi al contrario potrebbe minare la fiducia fino a quel momento guadagnata.
Condividere con le associazioni sindacali la vision aziendale
Conoscere l’orientamento aziendale aiuta le associazioni sindacali a superare le diffidenze e a sentirsi parte di un fare comune. Pertanto è importante che l’azienda, prima di procedere con incontri tematici, chiarisca questo aspetto invitando gli interlocutori a partecipare ad una sessione plenaria in cui si racconta.
Attenzione alla coerenza
Le scelte aziendali sono sotto gli occhi di tutti e si scontrano con i valori dichiarati. Per questo è importante non tradire la coerenza, altro ingrediente fondamentale per costruire un clima di fiducia.
Praticare l’ascolto
Ascoltare non è solo una questione di educazione, ma è anche e soprattutto il modo per conoscere a fondo la posizione dei rappresentanti sindacali. Durante gli incontri è bene creare momenti di confronto in cui ognuno possa condividere la propria idea, senza sentire addosso la pressione dei minuti che scorrono o dei giudizi affrettati.
Rispetto per gli interlocutori
All’interno di un’organizzazione aziendale è sempre bene ricordare che i rappresentanti delle associazioni sindacali sono persone che svolgono il loro lavoro e che, per quanto inseriti nel contesto lavorativo di una determinata realtà, non sono rispetto a quest’ultima in una posizione di subordinazione. Pertanto è bene rispettare il loro modo di operare e di lavorare, evitando di dare indicazioni che fanno parte di standard interni.
Come è facile intuire al centro del lavoro svolto dalle associazioni sindacali all’interno delle aziende c’è la tutela del lavoro, in un’accezione ampia e generale. Per questo spesso l’addetto alle relazioni sindacali lavora a stretto contatto con il reparto HR e Risorse Umane e possiede una formazione specialistica, come quella fornita dal Master in HR Legal, Amministrazione del Personale e Relazioni Sindacali.
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