Per molti ancora sconosciuto, il Treasury Manager è colui che si prende cura dei fondi di un’organizzazione assicurando una corretta gestione aziendale.
La creazione di valore in azienda dipende anche da un’accurata pianificazione finanziaria. Per funzionare, infatti, le organizzazioni necessitano di denaro, senza il quale non potrebbero portare avanti le proprie attività.
Pertanto, aziende e realtà ben strutturate hanno al loro interno il Treasury Manager, un professionista responsabile del tesoro, al quale spetta il compito di gestire le questioni finanziarie. Il suo obiettivo è quello di verificare che l’organizzazione disponga di un solido piano finanziario e che quest’ultimo sia ben redatto, riportando in modo chiaro come verranno raccolti i fondi e come verranno utilizzati per raggiungere gli obiettivi prefissati.
Compiti e mansioni del Treasury Manager
Il ruolo del Treasury Manager è quello di pianificare un’attenta e corretta gestione delle entrate e uscite. Da una parte, infatti, ha il compito di controllare il capitale circolante, dall’altra non può esimersi da un’accurata programmazione di quelle che vengono definite linee di credito.
In altre parole il Treasury Manager si occupa della gestione e della pianificazione dei flussi finanziari, da sempre fondamentali per una corretta gestione aziendale. Basti pensare che la capacità di un’azienda di generare flussi di cassa nel lungo periodo è ciò che favorisce la creazione di valore. I flussi di cassa rappresentano, quindi, uno strumento per misurare in modo oggettivo le performance aziendali, poiché sono un indicatore importante per valutare sviluppo sostenibile e capacità di rimborsare debito e credito.
Nello specifico il lavoro del Treasury Manager è basato su tre livelli temporali, poiché è la programmazione finanziaria stessa che lo richiede. Si parla, infatti, di tesoreria quando le attività riguardano un lasso di tempo molto breve, solitamente tra i 3 e i 4 mesi; operativo di budget, quando la pianificazione si estende a 1 anno; strategico quando la programmazione abbraccia un tempo medio lungo che oscilla tra i 3 e i 5 anni.
Come è facile intuire il fattore tempo è un aspetto cruciale. Nel primo caso, ovvero quando parliamo di tesoreria, l’obiettivo è quello di assicurare liquidità in qualsiasi momento ed è per questo che i tempi sono brevi. Nel caso, invece, dell’operativo di budget il fine ultimo è quello di dimostrare una certa redditività annuale, pur mantenendo l’attenzione su entrate e uscite mensili. Infine, quando si parla di programmazione finanziaria strategica si pone l’accento sugli obiettivi futuri e sulla crescita stessa aziendale, raggiungibile solo se entrate e uscite soddisfano i requisiti stabiliti.
Il Treasury Manager, grazie al supporto di modelli e di strumenti operativi, dovrà gestire i flussi in entrata e uscita, pianificare una programmazione finanziaria efficiente ed efficace e verificare che il cash flow sia adeguato alle esigenze aziendali e agli obiettivi stabiliti.
Dove lavora il Treasury Manager?
Premesso che il Treasury Manager non è altro che l’evoluzione di figure professionali sempre esistite, come il Tesoriere, egli trova posto in tutte quelle aziende e organizzazioni dotate di un minimo di struttura organizzativa.
Negli ultimi tempi, però, è cresciuta la consapevolezza di una corretta gestione delle risorse finanziarie, pertanto sono alla ricerca di tale figura professionale anche quelle realtà che vogliono strutturarsi e che guardano al futuro desiderose di crescere.
Nella maggior parte dei casi il Treasury Manager trova spazio nell’area dedicata alla direzione amministrativa, così da potersi interfacciare con altre figure professionali che operano nell’ambito dei servizi amministrativi aziendali e trarre vantaggio da un lavoro sinergico.
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