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Work-life balance: le migliori città in cui lavorare nel mondo e in Italia

Scegliere la città giusta per lavorare è fondamentale per un equilibrio soddisfacente tra vita professionale e personale. Mentre molte città offrono opportunità di lavoro, alcune si distinguono per il loro mix unico di opportunità di carriera, qualità della vita e ambiente favorevole agli affari.

Il work-life balance, o equilibrio tra vita professionale e personale, è un concetto fondamentale per il benessere e la felicità di un individuo. Si riferisce alla capacità di gestire con successo il proprio tempo e le proprie energie in modo da soddisfare sia gli obblighi lavorativi che i bisogni personali, sociali e familiari.

Un buon equilibrio tra vita professionale e personale dipende da numerosi elementi chiave, tra i quali rientrano anche le dinamiche del mondo del lavoro.

A tale proposito Forbes Advisor ha stilato la classifica delle migliori città del mondo per quanto riguarda il work-life balance. La redazione nel 2023 ha valutato ben 128 grandi città, assegnando a ciascuna un punteggio compreso tra 1 e 100, sulla base di una serie di criteri, tra i quali troviamo:

    • Posizione in relazione all’Indice Mondiale della Felicità e all’Indice sulle Disuguaglianze di Genere;
    • Media delle ore di lavoro;
    • Congedo annuale minimo previsto dalla legge;
    • Rapporto medio tra prezzo degli immobili e salari;
    • Percentuale di offerte di lavoro da remoto;
    • Politica sul congedo di maternità;
    • Parchi e riserve naturali per abitante;
    • Tasso di disoccupazione;
    • Ore di luce solare.

La pandemia di Covid-19 ha introdotto grandi cambiamenti su scala globale ed è proprio sulla base di questi ultimi che si sono accesi, con forza maggiore, i riflettori sul benessere dei dipendenti.

 

Dove lavorare nel mondo e in Italia secondo Forbes Advisor

Tra le prime 10 città in classifica per dare vita alla propria carriera professionale troviamo:


    1. Copenaghen, Danimarca

      Con un punteggio di 70,5, un tasso di disoccupazione inferiore al 2,4% e una forte attenzione alla sostenibilità e alla qualità della vita, Copenaghen apre la classifica delle città migliore in cui lavorare nel 2024. Lo stile di vita “hygge” orientato alla cura di sé e degli altri, nonché al relax e ai piccoli piaceri, è promosso anche dalle aziende e sembrerebbe essere proprio questa la ricetta del successo. Completano il quadro il congedo parentale di 52 settimane tra i due genitori, orari di lavoro flessibili e ferie annuali della durata minima di cinque settimane.

    2. Helsinki, Filandia

      La capitale finlandese al primo posto nella classifica basata sull’Indice Mondiale della Felicità offre ai neo genitori un congedo parentale equo, un minimo di cinque settimane di ferie annuali ogni anno e la possibilità di gestire il proprio lavoro compatibilmente anche con gli impegni personali. Un altro esempio in cui la flessibilità lavorativa diventa elemento premiante!

    3. Stoccolma, Svezia
      Tra le città nord europee più fiorenti dal punto di vista culturale, il mondo del lavoro a Stoccolma è caratterizzato da flessibilità e gender equality. Sono ben 25 i giorni di ferie annuali e 240 per ciascun genitori quelli relativi al congedo parentale.


    4. Oslo, Norvegia
      La capitale norvegese, seppur costosa, offre ai suoi abitanti standard di vita elevati, poiché i salari sono commisurati al costo della vita stessa. Come le precedenti città, anche Oslo persegue la flessibilità quando si parla di mondo del lavoro.

    5. Auckland, Nuova Zelanda
      Un salto fuori dall’Europa ci porta in Nuova Zelanda. Il suo posto in classifica lo deve ad una serie di vantaggi per i dipendenti: settimana lavorativa da 26,3 ore circa, quattro settimane di ferie retribuite e 11 giorni festivi all’anno. Con un tasso di disoccupazione pari al 3,2% si pone in netto vantaggio rispetto a tante altre località in cui il rapporto vita personale e lavoro non è poi così male.

    6. Göteborg, Svezia
      Lavoro flessibile, 25 giorni di ferie annuali ogni anno e qualità della vita elevata, anche grazie al paesaggio e alla bellezze naturali, rendono la città svedese un luogo privilegiato per avviare la propria carriera lavorativa.

    7. Reykjavik, Islanda
      Anche in Islanda, e con precisione a Reykjavik, è più semplice conciliare vita lavorativa e interessi personali. Paesaggi naturali, opportunità di svago e una concezione del lavoro che tiene conto di flessibilità e dimensione personale, rendono questa città non solo una destinazione turistica, ma anche il luogo in cui stabilirsi. I dipendenti possono godere di 24 giorni di ferie annuali e 12 giorni di festività.


    8. Vienna, Austria
      Assistenza sanitaria eccellente, istruzione gratuita, posizione privilegiata all’interno della classifica che misura l’Indice Mondiale della Felicità. Vienna si presenta come una città che promuove il benessere delle persone. I dipendenti possono godere di cinque settimane di ferie annuali e di 13 giorni festivi. Il tasso di disoccupazione è pari al 2,3%.


    9. Edimburgo, Scozia
      Nella Top Ten delle migliori città al mondo per quanto riguarda il rapporto tra vita lavorativa e vita privata, a Edimburgo il periodo di ferie annuali accordato ai lavoratori è di 28 giorni annuali. I dipendenti, inoltre, possono avvalersi di congedo parentale equo, con un minimo di 39 settimane retribuite per i lavoratori a tempo pieno.


    10. Belfast, Irlanda del Nord
      A chiudere la classifica troviamo la città irlandese caratterizzata da un costo della vita inferiore e da un miglior rapporto prezzo degli immobili e salari rispetto ad altre città del Regno Unito. Con un congedo parentale lungo e la presenza di grandi gruppi, tra i quali troviamo Deloitte, Citigroup e Allstate, Belfast offre grandi opportunità lavorative nel rispetto del benessere personale.

Work-life balance in Italia: le città menzionate nella classifica

La ricerca sul work-life balance di Forbes prende in esame, come abbiamo già detto, 128 città in tutto il mondo per stilare una classifica delle migliori località in cui il lavoro non incide in modo negativo sulla vita privata. Tra queste sono incluse anche due città italiane, sebbene non si collochino nelle prime 10 posizioni.

Al 30° e 43° posto troviamo, infatti, Roma e Milano, con punteggi di 47,5 e 43,5. Il capoluogo laziale supera la nota città lombarda per diversi aspetti, tra i quali troviamo il rapporto medio tra prezzo degli immobili e salari, la disponibilità di opportunità di lavoro da remoto, la quantità di parchi e riserve naturali per abitante e le ore di luce solare annue.


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